NUOVE ROTTE MEDITERRANEE

TRANSITI

1 FESTIVAL E TANTI LUOGHI CHE RACCONTANO "TRANSITI" MEDITERRANEI E 4 TEMI DEL NOSTRO TEMPO CULTURA, NATURA, SALUTE E PACE.

Ancora una volta riaccendiamo la luce sui luoghi di quel mediterraneo fondativo della storia occidentale e sui 4 temi, sottesi,ormai ineludibili per il nostro tempo e fortemente connessi tra loro fare Cultura, favorire la Pace, valorizzare la Natura e proteggere la Salute.

Al PARCO ARCHEOLOGICO DI SCOLACIUM a Borgia (Cz), - Quidove il tempo passa e rimane, ci alimentiamo di memoria”.-  imponenti pietre millenarie in un vasto uliveto secolare che scende dolcemente al mare blu e alla bianca spiaggia ionica, celebrano l’incantevole connubio fra Natura e Cultura. Luogo raro per armonia e fascino, Scolacium condivide con molte regioni del Mediterraneo un senso di intima antica appartenenza.

 E al PARCO INTERNAZIONALE DELLA SCULTURA E DELLA BIODIVERSITÀ MEDITERRANEA  a Catanzaro. - Quidove il tempo corre e rincorre, ci alimentiamo di futuro - che è un luogo unico a livello globale, per l’inedita e preziosa compresenza di quattro simboli dal valore fortemente contemporaneo, che rimandano alla Natura, alla Cultura, alla Salute e alla Pace. All’interno dello stesso parco, infatti, risiedono le grandi installazioni permanenti di 13 artisti contemporanei di fama mondiale (Tony Cragg, Mimmo Paladino, Jan Fabre, Antony Gormley, Marc Quinn, Wim Delvoye, Stephan Balkenhol, Dennis Oppenheim, Michelangelo Pistoletto, Mauro Staccioli, Daniel Buren, H.H. Lim, Gianfranco Meggiato), come un museo immerso del verde. Sullo stesso parco si affacciano un Ospedale  e un Museo militare, come un unico silenzioso monito rivolto a noi tutti.

ANCORA TANTI ALTRI LUOGHI, di alta significanza e possibili incantamenti, sulla traiettoria delle terre normanne di Ruggero d'Altavilla, saranno le terre di Armonie d'Arte, con curiosità, amore, e dedizione.

Quindi musica, teatro, danza, nell’alveo dello spettacolo colto, arti visive e ricerca, prime, commissioni e produzioni, con una visione espressamente internazionale ed altresì in coerenza con lo storico concept artistico del festival, con una spiccata predilezione per l’intersezione dei linguaggi e per la creatività contemporanea, ma con un occhio anche al repertorio più tradizionale che resta sempre un valore ineludibile.

E se il Festival nei primi 20 anni ha perseguito soprattutto la narrazione emozionale dei luoghi attraverso il respiro artistico, dal 2021 si rinnova nel segno di una creatività

contemporanea e che fa dell’identità territoriale una formidabile energia per un futuro condiviso.

Così al concetto perdurante di "armonia delle e tra le arti" come intersezione valoriale feconda, si aggiunge un nuovo tema permanente: Nuove rotte mediterranee.

Linfa e contrappunto, ora chiaro ora velato, alla tessitura culturale e artistica del Festival.

Se infatti il Sud italiano, La Calabria, è nel cuore del Mediterraneo, allora un Festival avverte tutta la necessità di candidarsi per essere partecipe di una rinnovata narrazione

del Mare Nostrum, affinchè esso sia nuovamente via di approdi non di sbarchi, su terre di permanenze e non di transiti.

Oggi, più che mai, in una dimensione di umanità e umanesimo necessariamente globale.

Un Festival, quindi, che esprima una latitudine geografica ma anche culturale, epicentro di una piattaforma artistica e luogo materiale e immateriale di incontri e di confronti, dove l’internazionalità diventa opportunità, e lo scenario internazionale appaia come una via del mare senza confini.

Il Mediterraneo, come nella storia antica ha consentito il dialogo tra le genti, costruendo così le fondamenta solide del mondo occidentale, e ancora oggi crocevia di uomini

e destini, può e deve essere, senza retorica, nuovamente fucina di idee, di saperi, di saper fare, di creatività e innovazione, in definitiva di futuro bello e sostenibile, etico ed estetico, individuale e collettivo.

Dal macro tema, le declinazioni annuali per il prossimo triennio:

2022 - TRANSITI
come spostamenti forieri di sviluppo, percorsi lungo rotte dense di positività, incontri, dialoghi,opportunità, nell’indagine del passato come identità, e nel disegno del futuro come spinta propulsiva. Sullo sfondo le antiche e nuove rotte mediterranee della consapevolezza collettiva.
2023 - APPRODI
come spazi di scoperta capace di leggere le opportunità e le specificità di luoghi e di genti diverse, per creare connessioni proattive, creative, innovative.
Sullo sfondo le antiche e nuove rotte mediterranee come comun denominatore identitario.
2024 - PERMANENZE
come progetto di nuovo e innovativo umanesimo, in grado di essere paradigma di civiltà occidentale sostenibile e competitiva nello spirito di appartenenza allo scenario globale. Sullo sfondo nuove rotte mediterranee come strategia di solidità nella costruzione generazionale

Dopo 2 anni di molte e diverse criticità  in cui comunque il Festival nonostante tutto ( e non solo le difficoltà pandemiche ) non si è fermato, e soprattutto ringraziando tutti coloro che a vario titolo hanno compreso e partecipato a consentire questa necessaria resilienza evitando il peggio, oggi si sta lavorando a chiudere una pagina complessa del recente passato, e poter così girare l’angolo guardando al futuro con nuova fiducia e con vecchi e nuovi partner, pubblici e privati. Crediamo che attraverso anche una ristrutturazione sostanziale della Fondazione Armonie d'Arte, con una più intensa attività di networking, nonchè con l'attenzione alle nuove dinamiche socio culturali e  socio economiche del mercato di settore e di quello generale, in un quadro locale ma anche nazionale ed internazionale, sarà possibile alimentare la sostenibilità e consentire di mantenere una qualità alta del Festival, fatta di valore artistico, visione culturale, approccio etico, cooperazione, tecnologia, valorizzazione del Patrimonio materiale e immateriale, partecipazione al dibattito e alle opportunità globali.

Abbiamo creduto che davvero la “bellezza salvasse il mondo", ma alla bellezza non interessa affatto salvare il mondo! Piuttosto siamo noi a dover salvare lei, per avere l'illusione di eternità nel nostro umanissimo (o umanistico) anelito di infinito e nel nostro olimpico desiderio di spiritualità.

E un modo per far ciò è forse condividere la scintilla vitale della creatività: quella gioia, ora intima e poetica, ora brillante ed euforica, che l'Arte genera ogni volta.
L’Arte, in ogni tempo di durezza e incertezza, ha sostenuto la resistenza, contrastato la deriva, confortato la fiducia, acceso la speranza, inventato il futuro.
In ciò il Festival assume un ruolo “di servizio”, ai singoli e alla comunità, eticamente imprescindibile, socialmente necessario.

Per questo continueremo anche quest’anno a costruire la nostra armonia.

Chiara Giordano
ideatore e direttore artistico del Festival

INFO E TICKETING PRINCIPALI SPETTACOLI 2022

(in aggiornamento)

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