15 settembre
ore 17.30 e ore 19.00

Parco internazionale della Scultura e della Biodiversità mediterranea
Catanzaro

SPELLBOUND CONTEMPORARY BALLET
IF YOU WERE A MAN

Coreografia Mauro Astolfi
Interpreti Lorenzo Capozzi, Mario Laterza, Mateo Mirdita, Alessandro Piergentili
Musiche AAVV
Costumi Anna Coluccia
Una produzione Spellbound
con il contributo del Minisero della Cultura
coproduzione Attraversamenti Multipli e Armonie d’Arte Festival

 

Per la prima volta, sperimentando un formato urbano di performance pensata per palco, “if you we were” interagisce con un luogo già denso di suggestione artistica per la presenza delle grandi installazioni permanenti di alcuni giganti dell’arte contemporanea  (Tony Cragg, Mimmo Paladino, Jan Fabre, Antony Gormley, Marc Quinn, Wim Delvoye, Stephan Balkenhol, Dennis Oppenheim, Michelangelo Pistoletto, Mauro Staccioli, Daniel Buren, ecc) e con una potente connotazione naturalistica. Ne coglie il mood complessivo e restituisce un respiro diremmo “allargato”, che declina uno spettacolo in grado di parlare al fondo, e catturare pensiero ed emotività di un pubblico di settore, ma anche di più ampio target, compreso quello giovanile.

If you were a man e’ uno studio per quattro uomini su una profonda riprogrammazione dell’ascolto. Se i suoni prodotti dai movimenti, dai respiri, potessero sempre essere decodificati in tempo utile alcune cose potrebbero essere evitate, potrebbero non accadere e si potrebbe imparare ad ascoltare efficacemente un corpo che non parla.
La meraviglia di un dialogo silenzioso porta con sé risultati inaspettati… anche i piccoli rumori e le strategie del corpo possono dichiarare in anticipo un imminente conflitto. Il rifiuto, il sospetto, la diffidenza, l’amore o la paura, non sempre sono comunicati in tempo utile per poter intervenire, per poter accogliere un’informazione preziosa sugli altri.

Spellbound, fondata nel 1994, nasce per poter dare spazio a progetti che organizzano e producono spettacoli dal vivo per lo più specializzati nel campo della danza a livello internazionale. I loro progetti, pur privilegiando eventi e produzioni, sono stati fin dall’inizio coinvolti sia in attività legate al campo della formazione (tenendo corsi professionali e specialistici di coreografia nella loro sede di Roma dai primi anni 2000 sia corsi di formazione del pubblico, collaborando, tra gli altri, con The Romaeuropa Foundation, East West Festival e Teatro dell’Opera di Roma) e in collaborazioni artistiche con  festival ed eventi stagionali. La compagnia Spellbound Contemporary Ballet, direttore artistico Mauro Astolfi, direttore generale Valentini Marini è supportato dal Mic dal 2000. La compagnia è in prima linea nel rappresentare l’Italia a livello internazionale, come con la NDP Sovvenzione negli Stati Uniti per una tournée nel 2012-13 (unica compagnia europea ad averlo concesso) prima di una lunga in molti Paesi come Spagna, Germania, Lussemburgo, Svezia, Inghilterra, Francia, Svizzera, Russia, Bielorusse, Corea, Thailandia, Indonesia, Hong Kong, Azerbaigian, Turchia, Cipro, Singapore, Georgia, Canada, USA, Panama, Israele, Messico, Cina, Giappone. L’ampia diffusione dei progetti di Spellbound nel corso degli anni è testimoniata dal portfolio completo dei Festival a cui hanno partecipato a Monterrey, Madrid in Dance, Valencia Temporada Festival, Prisma International Dance Festival, Vitebsk International Festival of Modern Choreography, Fabbrica Europa, Oriente Occidente, Invito alla Danza, Milano Oltre, Transart, La Merce, Guangdong Dance Festival, Chutzpah Dance Festival, Tokyo Dance New Air, Biarritz Le tempes D’Aimer, City Contemporary Dance Festival, Arcachon Dance Festival, Bangkok Italian Festival, Ankara Music Festival, Tblisi Ballet Festival, Festival di danza contemporanea della città di Hong Kong. Riconosciuta come azienda di spicco nel campo coreografico internazionale, Spellbound ha gestito progetti di produzione anche fuori dal campo più tradizionalmente legati ad eventi stagionali e Festival e ha partecipato a grandi produzioni televisive dirette da Vittoria Cappelli e Vittoria Ottolenghi Le attività di Spellbound, oltre a quelle del coreografo Mauro Astolfi, autore residente, abbracciano anche una serie di progetti online con altri artisti e istituzioni su scala internazionale, come la coproduzione internazionale “Pa|Ethos” realizzata dal coreografo tibetano Sang Jijia in collaborazione con Fabbrica Europa Scuole Civiche Paolo Grassi, Marche Teatro, Bejing Dance Festival, “La Mode”, installazione di Tomoko Mukayiama e Tojo Ito che ha aperto nell’ottobre 2016 il National Taichung Theatre a Taiwan, la recente coproduzione in collaborazione con il Grand Theatre del Lussemburgo che ha debuttato a settembre 2019 e il network europeo di Dancing Partners.

Inoltre una serie di progetti speciali prodotti negli anni da vari autori che hanno un’ampia gamma di abbracciare diversi modi di espressione pubblica e creativa come lo spettacolo “Open” di Daniel Ezralow, il progetto “Magic Shadows”, il performance “Re-Mark” del coreografo Sang Jijia in networking produttivo con Fondazione Fabbrica Europa, City Contemporary Dance Company Hong Kong, Versilia Danza, le produzioni degli ultimi anni degli artisti visivi Luca Brinchi e Daniele Spanò associati alla struttura dal 2015 e il più recente “Collapse” di Francesco Sgrò.

Nel 2018 è stata responsabile della curatela della sezione danza contemporanea dei progetti DancingBo a Bologna per le festività natalizie dal 27 dicembre 2018 al 1 gennaio 2019, nel biennio 2018-2019 si è occupata della produzione del Festival Internazionale Fuori Programma con la Direttrice Artistica Valentina Marini, che ha ospitato più di 18 compagnie artistiche provenienti da Belgio, Paesi Bassi, Israele, Spagna, Francia. Dal 2019 ha ideato e prodotto la prima edizione del Festival Memoria Futura finanziato dal Comune di Roma nell’ambito delle attività autunnali 2019 e realizzato negli spazi del V° Comune.  Nel 2020 la casa di produzione ha festeggiato il suo 25° anniversario, evento culminato con la produzione ideata da tre rinnovati autori, Mauro Astolfi, Marcos Morau e Marco Goecke, un progetto di apertura registica e di respiro europeo che ha trasformato l’anniversario dell’azienda in uno strumento dove mettere in campo un’opera ambiziosa, che, nella stagione colpita dal Covid, reagisce allo stallo generale con impulso produttivo grazie a collaborazioni internazionali che pongono le basi per una nuova rinascita.

Mauro Astolfi è una delle principali voci di danza contemporanea in Europa. Come coreografo ed educatore, ha sviluppato un linguaggio di movimento originale e mutevole con radici sia autoctone che globali. Dopo una lunga carriera in America, ha fondato lo Spellbound Contemporary Ballet nel 1994 in collaborazione con Valentina Marini. Oggi, la compagnia è un vaso della sua struttura coreografica e un trampolino di lancio centrale per coreografi emergenti in tutto il mondo. La compagnia integra la voce distinta di Astolfi con l’eccellenza tecnica dei suoi danzatori dinamici per creare opere eccezionali. Come artista indipendente, il lavoro di Astolfi trascende il pubblico della danza globale con crediti tra cui: Resident Choreographer per Kitonb Extreme Theatre (2004), Amsterdam’s Theatreschool (2005), opera originale “Libera Risonanza” per Balletto di Roma (2009), L’ungherese SzegediKortárs Balett (2010), il musical “I Promessi Sposi – Opera Moderna” con il regista Michele Guardì (2010), “Hold Me In This Storm” per il Liepziger Ballet tedesco in collaborazione con l’Opera di Lipsia per il progetto INTERSHOP (2011), “Contact Me ” per la River North Chicago Dance Company degli Stati Uniti (2011). Successivamente, nel 2011 Astolfi e l’israeliano Adi Salant (della Batsheva Dance Company) hanno dato vita al progetto “Dance is a cultural bridge between Italy and Israel”, una collaborazione interculturale promossa dal MUIR (Ministero Italiano dell’Università e della Ricerca), dalla Fondazione Flavio Vespasiano e il comune di Rieti. Nel 2012 ha realizzato “Humanology – Site Specific Youth project” prodotto dal Festival Oriente Occidente in anteprima all’Auditorium Melotti di Rovereto e una nuova commissione “Instant God” per la statunitense BalletX. Nel 2013 Astolfi ha unito le forze con Georg Reischl, Cayetano Soto, Jo Strømgren (di MINUTEMADE) per il Gärtnerplatztheater di Monaco-Germania. Dal 2015 al 2016 ha frequentato il Canada creando nuovi lavori per gli artisti della Vancouver Arts Umbrella Dance Company e ProArteDanza a Toronto, poi tre nuove commissioni nel 2017 per il Theatre Magdeburg in Germania, l’Israel Ballet e la Compania Colombiana de Ballet per la Biennale di danza contemporanea in Colombia. Astolfi è tornato negli States nel 2018 per un nuovo lavoro per Backhausdance e nel 2020 ha creato un progetto con il Balletto di Treviri tedesco. Oltre a una prolifica carriera coreografica, Mauro Astolfi bilancia il suo ruolo di maestro educatore.

Armonie d’Arte Festival – Nuove Rotte mediterranee
Connessione dello spettacolo alla declinazione 2022 del macro tema del Festival (nuove rotte mediterranee): TRANSITI

Evidente il “transito” concettuale e stilistico che porta da un assetto standard da palcoscenico ad un’azione site specific. Ma ciò non rappresenta solo una direzione intrapresa da mauro Astolfi, in questo caso per Armonie d’Arte Festival, quanto declina una tendenza generale a innestare “qualcosa “ in “qualcos’altro”, a far interagire un elaborato con un contesto, a “transitare” per raccogliere e restituire, trasformato.

Assecondare ciò, appare un processo creativo necessario, ormai segno di una contemporaneità consapevole, attiva, propulsiva.

il direttore artistico – Chiara Giordano 

TORNA SU