28 luglio ore 22.00

Teatro Comunale – Soverato (CZ)

FERLINGHETTI

PAOLO FRESU tromba, flicorno, effetti
Dino Rubino pianoforte
Marco Bardoscia contrabbasso
Carlo Maver bandoneon

La colonna sonora del docufilm “The Beat Bomb” del regista Ferdinando Vicentini Orgnani prosegue la collaborazione iniziata diversi anni fa con la soundtrack del film dedicato a Ilaria Alpi ed è una delle registrazioni migliori del Fresu di questi ultimi anni.
Solare, tagliente, introspettiva, intelligente, l’analisi musicale del trombettista accanto all’ormai suo fidato nuovo trio con Dino Rubino e Marco Bardoscia riesce ad offrire – specialmente in occasioni live – prospettive profonde attorno ad un tema così bello e discusso quale quello della tanto amata beat generation. Ad allargare il plateau sonoro è stato poi chiamato Carlo Maver il cui bandoneon riesce a dare profonde nuance pittoriche allo scenario tematico ed offrendo così una rara totalità di proposizione ad un tema così positivizzante e peculiare quale quello indagato.

Nel 2005, in occasione delle riprese per un documentario sul 68’ commissionato da Cinecittà-Luce, ebbi occasione di incontrare per la prima volta Lawrence Ferlinghetti nella sua libreria City Lights a North Beach, San Francisco. Da quell’incontro è nata un’amicizia e una collaborazione che hanno portato diverse interessanti conseguenze nonché la costruzione di un film che si avvale di un materiale inedito composto da frammenti di un girato “familiare” portato avanti in modo casuale, senza un programma o un’idea definita. Con la sorprendente longevità di Ferlinghetti e dopo l’ultimo incontro a San Francisco durante le celebrazioni per i suoi 100 anni (24 marzo 2019), ho pensato che fosse arrivato il momento di dare un senso e una forma a questi preziosi frammenti che, arricchiti da nuove riprese e immagini di repertorio, diventano oggi un film documentario dal titolo Poets don’t pay. Erano già alcuni anni che con Paolo Fresu parlavamo della colonna sonora di questo film “in divenire” e finalmente, in piena pandemia, abbiamo registrato le musiche scritte appositamente ed eseguite con un quartetto di musicisti straordinari. Questo progetto segna i vent’anni della nostra collaborazione iniziata nel 2002 con il film sulla storia di Ilaria Alpi, la giovane giornalista italiana trucidata a Mogadiscio. Grazie Paolo! È stato un bel viaggio che spero possa continuare all’insegna della sperimentazione e delle avventure umane e musicali che abbiamo condiviso. (Ferdinando Vicentini Orgnani)

 Armonie d’Arte Festival – Nuove Rotte mediterranee
Connessione dello spettacolo alla declinazione 2022 del macro tema del Festival (nuove rotte mediterranee): TRANSITI

I TRANSITI sono un concetto costitutivi del mondo jazz, sia in termini materiali pensando alle origini e ai transiti di uomini da terre diverse e che hanno innestato nei loro nuovi territori i ritmi e i sound di “altrove” sviluppando poi nuovo linguaggio, sia per le contaminazioni e intersezioni di cui si è alimentato il jazz successivamente nelle varie parti del mondo.
Paolo Fresu ha interpretato e restituito “transiti” musicali e artistici, in una ricchezza di direzioni, di cui anche questo concerto è testimone.

 il direttore artistico – Chiara Giordano

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