13 agosto ore 22.00

PARCO ARCHEOLOGICO NAZIONALE DI SCOLACIUM – BORGIA (CZ)

E (PUR) LUCEAN LE STELLE

VITTORIO GRIGOLO tenore

Marco Boemi pianista

Con la partecipazione di

Silvia Colombini soprano d’arti

 

programma in definizione

 

Una star dell’opera lirica internazionale, capace di uno straordinario show  – raffinato – di arte vocale e teatrale, fra talento musicale e istinto scenico.
Con eccezionale abilità di voce, intelligenza e passione interpretativa, si dà al pubblico generosamente, ed ogni volta  uno spettacolo di straordinario impatto emozionale.
Dalle arie d’opera più note, alle canzoni napoletane classiche più amate, e ai temi ormai immortali della musica “cantabile”.

Marco Boemi non solo lo accompagna, ma lo avvolge, e sapientemente lo segue e insegue quasi come in un gioco dove arte e tecnica, amore e pensiero, si fondono per il confortevole esito che lascia sempre il pubblico “a bocca aperta“ .

Il concerto vede anche la partecipazione del soprano d’arti Silvia Colombini, artista di rango, con una carriera internazionale importante, ma anche musicista prismatica e rivoluzionaria che canta in 12 lingue e che nei suoi “bozzetti d’arte” (brevissime performance di teatro musica), giustappone all’opera lirica brani popolari e recitazione.
Oltre a duettare con il grande tenore, presenterà in prima assoluta il bozzetto “Lonely Moons”, un suggestivo dialogo tra lune lontane e solitarie tra l’est e l’ovest del mondo.
Ecco dunque che un paesaggio lunare giapponese si trasformerà in un chiaro di luna mediterraneo sulle note della Tarantella di Rossini e la ninfa protagonista di una delle più belle arie lunari mai composte – Song of the Moon, del compositore ceco Antonín Dvořák – “parlerà” con i languidi e melanconici versi di Saffo.

 

Armonie d’Arte Festival – Nuove Rotte mediterranee
Connessione dello spettacolo alla declinazione 2022 del macro tema del Festival (nuove rotte mediterranee): TRANSITI
Il repertorio classico lirico, e le vocalità ad esso connesse, “transitano” sempre più spesso verso repertori più contemporanei o pop. L’osmosi è talora vincente, talora solo strumentale.
Certamente diventa una intersezione se non necessaria, utile ad ingaggiare un pubblico più vasto, e comunque a sperimentare possibilità diverse, nuova creatività, nuove modalità performative, per una vocalità esaustiva e a tutto tondo.

il direttore artistico – Chiara Giordano 

 

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