INFOline: +39 328. 24 62 268

Armonie D'Arte Festival

  • IL FESTIVAL
    • IL FESTIVAL
    • EDIZIONE 2020
    • EDIZIONI PRECEDENTI
    • FONDAZIONE
    • AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE
  • FOTO E VIDEO
    • FOTO gallery
  • BLOG
  • IL PARCO
  • TICKETING
  • SOGGIORNO

C’era una volta la musica, Chiara Giordano sui 2CELLOS

C’era una volta la musica, Chiara Giordano sui 2CELLOS

da Chiara Giordano / venerdì, 30 Giugno 2017 / Pubblicato il Il festival con Chiara Giordano

C’era una volta la musica…Non è il titolo di un film, ma l’auspicio di Armonie d’arte Festival che si riesca ad essere sempre consapevoli nella distinzione tra Arte e Spettacolo, vale a dire essere in grado di distinguere ciò che è il valore artistico e ciò che è show, per goderne di più sia dell’uno che dell’altro.

In un mondo  globale che è sempre più caratterizzato dall’effettistica, bisogna saper anche distinguere gli “effetti” supportati dal talento creativo e dalla tecnica, da quelli supportati solo dai media e dagli “esperti” compiacenti per qualche prebenda o vantaggio di sorta, minimo o grande che sia.

Pertanto la direzione artistica di Armonie d’Arte Festival da diciassette anni a cura della musicista Chiara Giordano, affida ad una nota tecnica una riflessione circostanziata del valore musicale del concerto inaugurale dei 2CELLOS di martedi scorso 27 giugno al Parco Scolacium di Borgia.

E dunque, premesso che Elton John, personaggio al di sopra di ogni sospetto in merito alla compiacenza, promuove i 2Cellos definendoli i nuovi Jemi Hendrix, del nostro tempo, così come tutto il mondo musicale più accreditato si compiace di questi 2 musicisti giovani è già con l’appeal delle stelle; e premesso che vengono da una storia di musica classica costellata di importati risultati e riconoscimenti, va spesa qualche parola sulla specificità del loro linguaggio e sullo strabiliante virtuosismo tecnico che, peccato, magari non tutti riescono a cogliere nella sorprendente portata.

Partiamo dal primo punto. Il loro si può definire linguaggio crossover, insomma un linguaggio che attraversa stili e generi diversi. Ma il punto è: come? Certamente è facile dire solo che si riprendono temi e brani di altri e si mescolano insieme, ma ciò è piuttosto banale, perché sarebbe come se si pensasse che i jazzisti fanno le cover! O come dire che le variazioni  di Rossini, di Mozart, di Liszt su temi di altri erano dei giochi da show!  O dire che Riccardo Muti e tutte le Orchestre del mondo che le eseguono, fanno le cover! In realtà il significato e valore del linguaggio crossover sta proprio nella capacità di rielaborare, secondo propria vocazione creativa e tecnica dello strumento, i materiali noti del repertorio musicale e farne nuovo materiale con nuovo senso estetico, e talora con nuovo target di ascoltatori, in un contesto magari diverso da quello iniziale.

Quanto più alto è il livello tecnico, più alta è l’energia creativa, ovviamente più si allarga il divario tra chi la musica la fa per diletto e chi è un artista; se poi il mondo dei grandi artisti riconosce ciò, e i media se ne accorgono, si diventa star della musica. Come accaduto per i 2Cellos.

Per essere più analitici, per chi c’era al concerto a Scolacium, ma anche per chi avesse curiosità di ascoltarli sul web o in cd, si suggerisce di notare alcuni punti delle loro esecuzioni. Innanzitutto la precisione tecnica che consente di utilizzare il violoncello come mai si era visto prima; infatti il loro arco riesce a far emergere un suono incredibilmente rotondo e fluido, senza spigolosità nel cosiddetto cambio di arcata, ovvero “quando l’arco va su e giù“, ma nello stesso tempo riescono ad utilizzarlo in modo percussivo con una precisione di intonazione, una potenza sonora e una millimetrica precisione ritmica da sfidare ogni misurazione teconologica e l’orecchio umano più attrezzato! E d’altra parte lo fanno con una capacità di nuance dinamiche, cioè  i cosiddetti “piano e forte” o “crescendo e diminuendo“ del volume sonoro, senza indugi, nonché con una padronanza  totale dell’agogica musicale (ovvero le direzioni, attraverso accentuazioni, respiri, andamenti, verso i punti di maggior tensione dei vari temi e del loro sviluppo), tale da consentire di passare, senza far percepire soluzioni di continuità, tra mondi musicali completamente diversi tra loro.

Una prima parte del concerto condotta con eleganza, tipica di chi proviene dalla classica, e tale da apparire a qualcuno persino “normale” rispetto all’esplosione della seconda parte, che più sfacciatamente ha svelato l’universo musicale e psicologico dei 2 musicisti che, a dispetto di chi rivendica o sottolinea le primogeniture dell’utilizzo di questa tipicità crossover, hanno cambiato il mondo del violoncello e contribuito alla divulgazione della musica mantenendo ben salda la qualità delle performances che, così, restano arte e cultura senza cedimenti per ragioni di mercato. Abbiamo ascoltato la dolcezza di suono tecnicamente perfetto, pieno di armonici non finti (come a volte capita nelle registrazioni ) che nei temi di Morricone o in Moon River hanno ipnotizzato un pubblico in verità non propriamente silenzioso e tranquillo; e abbiamo poi sentito persino Rossini, e tutto è apparso nello stesso modo “contemporaneo”, di una modernità che unisce il cuore dei nostalgici, dei musicisti classici, dei “giovani” di ogni età.

E tutto questo con una disinvoltura tale da sembrare naturale, e restituire al pubblico la semplicità propria dell’Arte. Certo poi c’è anche tutta l’energia propulsiva di giovani del nostro tempo, gli atteggiamenti di chi conosce evidentemente la musica rock degli ultimi ’70 anni, i video e gli show dei grandi artisti pop, che però qui, nell’assoluta perizia tecnica, diventano solo un modo di far festa insieme, nella gioia sana che la musica autentica, ovvero quella senza i trucchi mediatici o  tecnici più difficili da smascherare per chi non è del campo, può far esplodere.

Certo ora attenderemo dai 2Cellos, proprio per la loro grande capacità creativa e tecnica, nuovi sviluppi del loro percorso artistico, ma questa è una storia futura. Ed hanno solo 30 anni.

Una nota per la qualità della fonica: premesso che gli stessi 2Cellos hanno portato nello staff i fonici di propria fiducia che li seguono in tutto il tour mondiale, e che si sono esplicitamente complimentati con l’Organizzazione per il livello tecnico e dei materiali del Service audio luce, il resto è spazio all’osservazione del fatto che è evidente nelle prime file alcuni aspetti sonori possono essere diversi da quelli ottimali, come in un teatro si ascolta meglio dall’alto che in platea; in ogni caso alcuni effetti ridondanti, del tutto occasionali, erano voluti dagli stessi artisti che ne hanno deciso la modalità con gli stessi propri fonici.

Una nota anche per i magnifici orchestrali, I Solisti di Zagabria, puntuali e discreti, e in particolare per lo sfavillante batterista che ha catturato tutti e “forse anche la Basilica”, oscurata per lasciare, nei minuti solistici, tutta la scena sulla sua stregante scatenata pulsazione.

Infine una considerazione: quando nel nostro territorio arrivano realtà che il mondo riconosce come espressioni migliori di un’umanità normalmente impegnata in mille affanni, quando una realtà calabrese supera mille sforzi per dare quest’opportunità al territorio, quando arrivano tanti, proprio tanti, turisti per condividere un momento di arte e cultura, e quando si accendono le luci di un luogo sempre foriero di incantamento come quello del parco Scolacium che rappresenta un tassello importante dell’identità della regione, si provi a goderne un po’ di più. Avvertiamo talora il bisogno, o il limite, di contenere questa gioia. E allora l’invito del Festival e della Fondazione è sentiamoci, confrontiamoci, proviamo a crescere sempre di più, magari senza le sole sterili esternazioni  sui social, ma con l’impegno in prima persona e un contributo di opinione diretto che certamente sarà accolto.

La Fondazione Armonie d’Arte e il suo presidente, nonché direttore artistico del Festival, Chiara Giordano, rispondono sempre; tutti i contatti sono su: www.armoniedarte.com

Chiara Giordano – Direttore Artistico Armonie d’Arte Festival

Foto di Paolo Ferraina

SCOPRI LA XVII EDIZIONE DI ARMONIE D’ARTE FESTIVAL

3
  • Tweet

Che altro puoi leggere

Comune di Catanzaro entra in Fondazione Armonie d’Arte
Armonie d’arte Festival è una lasagna
Ozpetek, Napoli velata, una millefoglie

Search

Categorie

  • backstage
  • Il festival con Chiara Giordano
  • Il taccuino di Anna Macrì
  • Non categorizzato
  • Rassegna Stampa
  • Vale il viaggio

Post Recenti

  • Il dono | Natale 2020

    Armonie d’Arte Festival teme che il drammatico ...
  • Beethoven 250 | Vale il Viaggio

    Cari Amici del web, abbiamo pensato che la Rubr...
  • Concorso fotografico IL DONO

    16IL DONO concorso fotografico I edizione Il co...
  • Un nido di seta | Vale il viaggio

    “La nostra visione di futuro si prospetta su un...
  • Innovazione e ricerca scientifica d’eccellenza con l’Università della Calabria

    Chiara Giordano (Fondazione Armonie d’Art...

Archivio

  • Dicembre 2020
  • Novembre 2020
  • Agosto 2019
  • Luglio 2019
  • Settembre 2018
  • Agosto 2018
  • Luglio 2018
  • Giugno 2018
  • Marzo 2018
  • Febbraio 2018
  • Gennaio 2018
  • Dicembre 2017
  • Novembre 2017
  • Agosto 2017
  • Luglio 2017
  • Giugno 2017
  • Maggio 2017

Featured Posts

  • Il dono | Natale 2020

    0 commenti
  • Beethoven 250 | Vale il Viaggio

    0 commenti
  • Concorso fotografico IL DONO

    0 commenti
  • Un nido di seta | Vale il viaggio

    0 commenti
  • Innovazione e ricerca scientifica d’eccellenza con l’Università della Calabria

    0 commenti

GET A FREE QUOTE

Please fill this for and we'll get back to you as soon as possible!

  • Fondazione
  • Terre di Scolacium
  • Amministrazione trasparente

NEWSLETTER

Iscriviti per restare aggiornato sulle ultime news del Festival

We never spam!

GET IN TOUCH

Tel+39 328. 24 26 268
Email: segreteria@armoniedarte.com

Fondazione Armonie D'Arte
Parco Archeologico Scolacium
Via Skylletion 88021 Borgia (CZ)

Open in Google Maps

  • SOCIAL
Armonie D'Arte Festival

© 2000 - All rights reserved.
Fondazione Armonie D'Arte
P.Iva 3416420796
design by Creadiva.

TORNA SU
Per offrirti il miglior servizio possibile Armoniedarte Festival utilizza cookies di terze parti. Continuando la navigazione nel sito autorizzi l’uso dei cookies.Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque suo elemento acconsenti al loro impiego in conformità alla nostra cookie policy.
Cliccando su Accetto , acconsenti all'uso dei cookie.
Privacy & Cookies Policy

Privacy Overview

This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
Necessario
Sempre abilitato

Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.

Non necessario

Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website.