PHILHARMONISCHE CAMERATA
dei BERLINER PHILHARMONIKER

18 agosto ore 22.00

PARCO ARCHEOLOGICO NAZIONALE DI SCOLACIUM

SEZIONE PRINCIPALE  “Lungo le Rotte”

PHILHARMONISCHE CAMERATA
Formazione da camera dei
BERLINER PHILHARMONIKER

«OMAGGIO ALL’ITALIA»

Giacomo Puccini    Crisantemi (in omaggio alle vittime del Covid)
Ottorino Respighi  Antiche Danze ed Arie, Terza Serie
Luigi Boccherini     Concerto per Violoncello in Sol maggiore G. 480

Violoncello Solista Tatjana Vassiljeva
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Antonio Vivaldi  Le Quattro Stagioni

Violino Solista Luiz Felipe Coelho

Progetto in esclusiva per Armonie d’Arte Festival

Per entrare nel vivo della sua celebrazione ventennale, Armonied’artefestival ospiterà un sinonimo di eccellenza totale, perchè i musicisti della Berliner Philharmoniker rientrano nel ristretto novero del prestigio assoluto; connotati dal memorabile rigore esecutivo che ne rappresenta il loro tratto distintivo, ad Armonie d’Arte Festival si esibiranno in formazione cameristica – PHILHARMONISCHE CAMERATAsviluppatasi in seno alla compagine filarmonica, proprio per combinare la piena sonorità sinfonica con la trasparenza e l’intimità camera-musicale, esplorando il rapporto tra individualità solista ed esecuzione di un ensemble totalmente omogeneo.  Un debutto in Calabria ed esclusiva italiana, per uno straordinario tributo alla tradizione italiana, fortemente voluto del direttore artistico direttore artistico Chiara Giordano che, soprattutto con il nuovo sottotitolo che dal 2020 si aggiunge a nome del festival – nuove rotte mediterranee – intende valorizzare a tutto campo il patrimonio artistico nel Paese nella dimensione internazionale e di ogni dialogo e interpretazione possibile.  Di fatto un viaggio dal ‘700 al ‘900,  raffinato ma anche di godibilissimo ascolto e con pagine celeberrime: due compositori – Vivaldi e Boccherini, oggi molto amati ma accomunati da un costante processo di rivalutazione nel tempo dopo un periodo  di oblio di quasi 2 secoli pur avendo creato le basi su cui è stata costruita la storia della musica nel Settecento; poi una chicca rara e assai poetica di Puccini (peraltro simbolico omaggio alle vittime del Covid) e un delicato Respighi nel solco dell’ italianità elegante.

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