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Comune di Catanzaro entra in Fondazione Armonie d’Arte

“Un segno di maturità territoriale che permette una collaborazione formalizzata e strutturata, strategia virtuosa e vincente per qualunque sviluppo sostenibile”.

Così Chiara Giordano, Presidente della Fondazione Armonie d’Arte, saluta l’adesione del Comune di Catanzaro al Comitato d’indirizzo della Fondazione, nel quale sono già presenti il Comune di Borgia, la Provincia di Catanzaro e la Fondazione Università Magna Grecia. In particolare Giordano sottolinea: “Dando seguito con queste parole all’apprezzamento già manifestato in occasione della conferenza stampa di presentazione del programma di Armonie d’Arte Festival 2018, ribadiamo tutta la soddisfazione per questo importante atto del Comune di Catanzaro, che istituzionalizza la preziosa collaborazione. Siamo certi  – prosegue Giordano – che la presenza del Comune sarà fondamentale per un percorso sinergico a favore del territorio tutto, che vede finalmente e convintamente insieme il Capoluogo e una delle realtà di maggior prestigio culturale della regione. D’altra parte la Fondazione Armonie d’Arte e il suo omonimo Festival, che finora hanno sviluppato le proprie attività incentrandole quasi esclusivamente sulla valorizzazione del Parco Scolacium, stanno aprendo uno sguardo ampio su tutte quelle che potremmo definire le “Terre di Scoalcium” e che, in Catanzaro, certamente avranno un fulcro determinante”.

La Fondazione Armonie d’Arte infatti, in linea con questa nuovo corso, realizzerà attività per valorizzare anche l’aspetto turistico e socio economico del territorio catanzarese, e da quest’anno riserverà per la città capoluogo anche uno dei più altisonanti appuntamenti del Festival, di rilievo internazionale, come visualizzabile su www.armoniearte.com.

“Infine – conclude il presidente Giordano – la Fondazione tutta ringrazia profondamente l’Amministrazione tutta guidata da Sergio Abramo, il vicesindaco e assessore alla Cultura, e quanti hanno favorito questo esito che declina una nuova visone felice del “fare Cultura”, come intelligente strumento di governo, oltre le logiche politiche, e porge quindi un pubblico augurio di buon lavoro per il Bene comune”.

 

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